PROGRAMMA

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Cost Irreal

Proposta base modificabile ed integrabile sulla base delle proposte degli aderenti


REALIZZARE

Sono i principi FONDAMENTALI e quelli relativi ai DIRITTI e DOVERI dei CITTADINI, non ancora realizzati o parzialmente realizzati.
Tali principi vanno realizzati per dare coesione al Popolo Italiano.


Art. 1 - L’ Italia è una Repubblica Democratica fondata sul Lavoro


L’ affermazione sta ad indicare che la Repubblica Italiana pone al centro della sua azione politica il lavoro in quanto strumento essenziale del benessere individuale e collettivo e quindi concorre al progresso materiale o spirituale della società.
In altri termini: il popolo italiano, con il lavoro e la partecipazione, sostiene la Repubblica, che a sua volta con le leggi si impegna a realizzare il diritto al lavoro e promuovere la circolazione del capitale e delle risorse umane verso la produzione dei beni e dei servizi.
E’ così che si instaura il giro virtuoso di sostegno reciproco: la Repubblica sostiene il cittadino, eliminando ogni ostacolo perchè possa avere una vita dignitosa. Il cittadino, idoneo al lavoro, sostiene la Repubblica con la sua partecipazione al lavoro e quindi a contribuire con il suo reddito a sostenere gli oneri che necessitano alla Repubblica per le necessità amministrative della Nazione.
Per dare sviluppo al lavoro, occorrono i seguenti provvedimenti:

1- il costo-lavoro non dovrebbe superare la media del costo-lavoro dei Paesi più industrializzati e non tassare gli utili impegnati per essere investiti sul lavoro
2- costruire l’ edilizia pubblica ad equo-canone per le attività artigianali e commerciali allo scopo di calmierare i costi dell’ edilizia privata in questi settori.
3- i progetti-lavoro, esaminati da apposita commissione del lavoro, qualora giudicati fattibili, dovrebbero essere sopportati da adeguati e agevolati sistemi finanziari.

Ben 4 gli articoli della nostra Costituzione che vanno a “Braccetto” in materia di Lavoro e di Solidarietà economica e sociale:

art. 2)- l’ adempimento dei doveri di solidarietà politica, economica e sociale
art. 3)- è compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale
art. 4)-la Repubblica riconosce a tutti i cittadini il diritto al lavoro
art. 35)- La Repubblica tutela il lavoro in tutte le sue forme ed applicazioni


COME REALIZZARE IL PRINCIPIO DEL DIRITTO AL LAVORO

Riforma che si innesta nella riforma fiscale -



Partiamo dal presupposto che per sostenere le esigenze primarie di lavoratore disoccupato, servono € 1000 (mille) al mese = € 12.000 (dodicimila) all’ anno.
Per il principio costituzionale dell’ uguaglianza sociale, il sostegno economico di € 1000 al mese dovrebbe essere riconosciuto a tutti i lavoratori disoccupati che vivono e risiedono in Italia.
Tale riconoscimento, verrebbe elargito come “Acconto al lavoro” da assegnare ai disoccupati nell’ anno in corso; quindi parleremo di “LAVORO DI CITTADINANZA” e non “REDDITO DI CITTADINANZA” .
Si stabilisce che il Lavoro di cittadinanza, corrisponde alla Mansione di semplice ordine esecutivo e che € 1000 equivalgono a X ore di lavoro mensile.
Per raggiungere la piena occupazione, si dovrebbe istituire per legge la cooperativa denominata: “RISERVA DELLA MANO D’ OPERA NAZIONALE” avente una propria partita IVA.
Tale cooperativa, dovrebbe essere gestita direttamente dal Ministero del Lavoro in sintonia con l’INPS tramite sportelli predisposti negli Uffici Comunali.

L’ istituzione della Cooperativa Nazionale del Lavoro assorbe e abolisce la Jobs Acts, i Voucher, l’indennità di disoccupazione , l’assistenza gratuita a chi è idoneo a lavorare. I disoccupati che intendono essere avviati al lavoro di cittadinanza, dovrebbero iscriversi alla Cooperativa.
Per legge si dovrà vietare agli Enti Pubblici e alle Aziende Private di effettuare il lavoro straordinario per le mansioni di semplice ordine esecutivo sin quando in Italia permane alta la disoccupazione.
Per esigenze di lavoro di ordine esecutivo (oltre l’ orario normale sindacale) gli Enti Pubblici e Aziende private dovranno fare richiesta al Ministero del Lavoro tramite gli sportelli Comunali.
La Cooperativa emetterà regolare fattura di prestazione mano d’ opera e l’IVA riscossa andrà a copertura dei contributi INPS e INAIL.
Si dovrebbe ridurre l’ orario di lavoro sindacale compensandolo fiscalmente per non aumentare il costo-lavoro.
Tutti i terreni agricoli non utilizzati (sia del demanio pubblico, sia dei privati) dovrebbe essere dati in comodato d’ uso alla Cooperativa per le coltivazioni stagionali; i raccolti ricavati venduti sul mercato.
Andrebbero anche rilanciati le grandi opere pubbliche e la manutenzione degli ambienti pubblici e infrastrutture.
Ogni iscritto alla Cooperativa, dovrebbe avere regolarmente ogni fine mese il prospetto della sua busta-paga che funzionerebbe come un “CASTELLETTO” con l’ indicazione dell’ importo ricevuto e le ore di lavoro svolte nel mese.
Ogni fine anno, qualora il valore del reddito ricevuto supera le ore effettivamente svolte dall’iscritto il CASTELLETTO si azzera, perché comunque l’iscritto è rimasto a disposizione della Cooperativa.
Qualora invece risulta che l’iscritto ha svolto ore lavorative maggiore ai pagamenti ricevuti, avrà diritto al conguaglio.
Gli iscritti alla Cooperativa che rifiutano il lavoro offerto senza un valido e verificabile motivo, verrebbero cancellati dagli iscritti alla Cooperativa.




Art. 3 - ….l’ effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all’organizzazione politica, economica e sociale del Paese


Tale principio deve essere realizzato attraverso l’ armoniosa integrazione della democrazia diretta con la democrazia rappresentativa.
La democrazia diretta dovrebbe essere organizzata in modo da garantire funzionalità e correttezza del sistema, che dovrebbe funzionare senza l’ intervento di terzi; evitare che diventi democrazia diretta da terzi.


Art. 31 - …la Repubblica…..protegge….la gioventù


Per realizzare tale principio, occorre svolgere prevenzione e informazione scolastica ai minori, rendendogli edotti (attraverso proiezione di immagini) sui rischi che derivano dall’ alcol, dalle droghe, dall’ anoressia, dal bullismo, dai giochi, dall’ esercizio fisico, i rischi legati al contagio ed alla trasmissione delle malattie e alla diseducazione sessuale.
La tutela della gioventù deve essere esercitata all’ interno del percorso della scuola obbligatoria.


Art. 32 - La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell’individuo


e interesse della collettività……….. Per realizzare questo principio occorre:

1- adempiere alla verifica e quindi all’ attuazione delle norme in materia di sicurezza sul Lavoro; adempimenti che devono essere svolti dall’ INAIL
2- evitare un carico di lavoro eccessivo in quanto può procurare stress e quindi minare la salute delle lavoratrici e lavoratori con danni anche all’Azienda e al sistema sanitario pubblico.
3- regolamentare e tenere sotto controllo sanitario le abitudini di massa quali: l’ attività di prostituzione, attività socialmente utile perché riguarda la sfera del benessere dei 5 sensi e quindi è parte essenziale dell’orologio biologico.

La persona che svolge tale attività, per sua libera scelta, rientra a pieno titolo sotto la tutela degli art. 4, 35, 41 e 53 quindi è una attività da regolamentare e tenere sotto controllo sanitario.
Tutelare la salute e riscuotere i tributi da tutti i cittadini sono compiti essenziali dello Stato, compiti che possono essere assolti solo regolamentando l’ attività di appagamento del benessere fisico.
Ogni azione teso ad impedire il benessere fisico del cittadino è Anti-Costituzionale, è violenza politica.

4- promuovere “l’ educazione all’ uso” delle droghe leggere, visto che l’uso di tale sostanza è “dilagato”. Lo scopo dell’ educazione è quello di ridurre gli effetti negativi che esse producono.
5- Datosi che alla salute è correlata la RICERCA, sarebbe bene darle impulso.


Art. 37 - La donna lavoratrice ha gli stessi diritti e, a parità di lavoro, le stesse


Retribuzioni che spettano al lavoratore.
Occorre che gli Enti Pubblici e le Aziende Private, diano trasparenza al metro (da loro adottato) di valutazione delle meritocrazie e trasparenza agli obiettivi premianti, allo scopo di dare a tutti i propri dipendenti “Pari Opportunità “.


Art.46 - …La Repubblica riconosce il diritto dei lavoratori a collaborare, nei modi e nei limiti stabiliti dalle leggi, alla gestione delle Aziende


Occorre: coinvolgere i dipendenti nelle scelte aziendali le cui conseguenze possono incidere direttamente o indirettamente su di loro. Naturalmente il parere dei dipendenti non può essere vincolante; l’Azienda deve ritenersi sempre libera di decidere le proprie strategie produttive. Sarebbe opportuno che le parti concordino la distribuzione di una quota degli utili Aziendali da ripartire tra tutti i dipendenti e simultaneamente concordare pure i criteri di auto riduzione delle retribuzioni qualora l’Azienda, non abbia prodotto degli utili ma principalmente perdite economiche. In sostanza, le parti dovrebbero concordare la distribuzione parziale degli utili e delle perdite; in tutto nello spirito di equa e reciproca collaborazione.


Art. 53 - Tutti sono tenuti a concorrere alle spese pubbliche in ragione della loro capacità contributiva


Il sistema tributario è informato a criteri di progressività. Va detto che il sistema tributario in vigore è disuguale, vessatorio ed evadibile.
E’ DISUGUALE perché non rispetta l’ UGUAGLIANZA e la pari dignità sociale di tutti i contribuenti in quanto sottopone i redditi a 3 diversi modi di prelievo:
1- redditi tassati alla fonte dai datori di lavoro;
2- redditi minimi presunti, stabiliti per legge (artigiani e commercianti);
3- redditi “fai da te” (liberi professionisti);
In questo modo, la capacità contributiva è disuguale: quella REALE e quella FORFETTARIA (da studi di settore).

E’ VESSATORIO perché una parte del reddito è sottoposta 2 volte a tassazione : la priva volta dall’ IVA la seconda volta dall’IRPEF.

E’ EVADIBILE perché induce il consumatore finale a non farsi rilasciare fattura, in tal modo viene evasa l’IVA dal consumatore e l’IRPEF da chi cede il bene consumo o servizio.
La riforma, proposta in seguito, contrasta i 3 vizi innanzi detti e restituisce in parte Il potere d’ acquisto dei redditi, scippato con l’ entrata in vigore della moneta europea; causa della crisi economica nel nostro Paese. Iniziamo col dire:
Primo occorre applicare il principio dell’ UGUAGLIANZA, nominando un Sostituto d’ Imposta unico per tutti i contribuenti: la BANCA, che opererà sui redditi reali per tutti i contribuenti.
Secondo occorre incentivare l’ uso della moneta elettronica, riconoscendo lo sconto Fiscale, a costo zero per lo Stato; sconto corrispondente al costo della stampa e gestione della moneta cartacea, in rapporto naturalmente alla quantità della moneta elettronica usata nel corso dell’ anno fiscale.
Terzo occorre rendere detraibile l’IVA dall’IRPEF, così come segue:

REDDITO LORDO - ( spesa di produzione reddito lavoro + incentivo moneta elettronica + Imposta Valore Aggiunto ) = REDDITO NETTO sottoposto a IRPEF
Sulla deducibilità dell’IVA, si dovrebbe escludere l’IVA sui combustibili ed energia. IVA e ACCISE, dovrebbero essere considerate come tassazione straordinaria aggiuntiva, destinate alla copertura di progetti mirati e dichiarati, esempio: infrastrutture, ambiente, ammortamento debito pubblico.


Il sistema innanzi proposto, contrasta certamente l’Evasione.
Nell’immediato, la somma che l’Erario non incassa, la incasserà in buona parte in seguito, in quanto, il maggior potere d’ acquisto restituito ai contribuenti, sarà rimesso in circolazione e quindi sottoposto a tassazione, finendo, in parte, anche nella disponibilità finanziaria del sistema produttivo e commerciale a vantaggio del lavoro.
Questa riforma è a costo zero per lo Stato perché realizzata sul recupero dell’evasione.


TASSA TV

La tassa sul possesso della televisione và abolita, perché costituisce sleale concorrenza con le TV private. La TV di Stato può reggersi come quelle private; la legge dev’ essere UGUALE per Tutti.


SMALTIMENTO RIFIUTI


E’ anticostituzionale far pesare sui beni immobili il costo dello smaltimento rifiuti.

I rifiuti non sono causati dai beni immobili ma dal consumatore; ciò vuol dire far pesare il costo smaltimento rifiuti sul bene consumo al momento dell’ acquisto da parte del consumatore finale.
Per altro, i rifiuti inesistenti fatti pesare su case non abitate è scippo politico.
Pagando lo smaltimento rifiuti all’ acquisto finale del bene di consumo, ognuno paga per i rifiuti effettivi che produce; il costo del servizio non subirebbe evasione alcuna perché pagato al momento dell’ acquisto del bene di consumo e quindi anche da chi è di passaggio: turisti ecc..
Il contributo andrebbe versato alla Regione che provvederebbe allo smaltimento rifiuti sul proprio territorio.
La Regione a sua volta, dovrebbe riconoscere ai Comuni virtuosi un importo X in rapporto alla percentuale rifiuti raccolti con il sistema differenziale.


REVISIONARE

La Proposta di Revisione della Costituzione Italiana, interessano gli articoli 59, 67, 69, 83, 116.


Art. 59 - Il Presidente della Repubblica può nominare senatori a vita cinque cittadini


La proposta è quella di eliminare la facoltà di nominare i senatori a vita.


Art. 67 - Ogni membro del Parlamento rappresenta la Nazione ed esercita le sue funzioni senza vincolo di mandato


La proposta: Ogni membro del Parlamento rappresenta il Partito nelle cui fila è stato eletto, quindi ha il dovere morale di non tradire i suoi elettori, pena la sua decadenza e sostituzione con il candidato che ha ottenuto il maggior numero di preferenze dopo di lui nel medesimo Partito.


Art. 69 - I membri del Parlamento ricevono una indennità stabilita dalla legge.


La proposta è quella di eliminare "Conflitti d'Interesse": I membri del Parlamento ricevono una indennità stabilita dal Consiglio Nazionale dell'Economia e del Lavoro (Art. 99).


Art. 83 - Il Presidente della Repubblica è eletto dal Parlamento in seduta comune


La proposta: Il Presidente della Repubblica eletto a suffragio universale.


Art. 116 - Riguarda le 5 Regioni a Statuto Speciale con forme particolari di autonomia


La proposta: Fermo restando l´Unità d´Italia e il principio di Solidarietà Sociale, tutte le Regioni godono delle medesime forme di Autonomia.


PROPOSTE RIDUZIONE COSTI AMMINISTRATIVI DEL TERRITORIO


Unire sotto un'unica Amministrazione, i piccoli Comuni, inferiori a 3.000 abitanti, limitrofi tra loro.
Costituire il Centro Nazionale Amministrativo e d'Indagine Unico per l'Arma dei Carabinieri e Polizia di Stato.
Unire i Vigili Urbani in un unico corpo Regionale: Polizia Stradale Regionale.
Abolire le Amministrazioni Provinciali che restano solo come entità geografica. I dipendenti della Provincia passano sotto la Regione e restando nella Provincia come Sportello Regionale.
Ridurre il numero delle Regioni (per rafforzare la loro economia)
Ridurre gli spazi a disposizione degli Enti Pubblici e ridurre i tempi morti (ove esistono) dei dipendenti pubblici, abbinando mansioni compatibili tra loro.


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