LA PATRIA

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“LA DIFESA DELLA PATRIA E’ SACRO DOVERE DEL CITTADINO”


Così recita l’ art. 52 della Carta.
La Patria è il territorio circoscritto dai confini naturali o politici di uno Stato Sovrano con tutto ciò che esiste e vive su tale territorio: I cittadini che vi risiedono e vivono abitualmente, con i loro usi e costumi, con la loro identità culturale e risorse nazionali di pubblica utilità che permettono ad ognuno di vivere la qualità della vita prescelta.


La Difesa della Patria (l’ insieme dei beni Comuni) prima ancora di essere un Dovere Costituzionale, è un istinto naturale degli esseri viventi: il cane che“ringhia”contro chi si avvicina al suo territorio, non è “razzista” è (a modo suo) un Patriota, difende il suo Territorio !


DIFENDERE LA PATRIA STA NEL DNA DEGLI ESSERI UMANI, UN SENTIMENTO NATURALE SOPRA QUALSI LEGGE UNIVERSALE. AGISCE CONTRO LA PROPRIA PATRIA CHI E’ SNATURATO OD HA INTERESSI OCCULTI.


RIFLESSIONE PATRIOTA

Un flusso inarrestabile e sistematico di immigrazione irregolare clandestina, verso uno Stato Sovrano, condiziona e riduce la vivibilità della Nazione invasa, per il semplice fatto che l’ identità culturale verrebbe compromessa. Il sistema Sanitario, Giudiziario, Abitativo, Penitenziario e della Pubblica Sicurezza, diventerebbero insufficienti.
Insufficienti le risorse Finanziarie disponibili (per l’ aiuto ai bisognosi) così che, chi è in attesa di aiuto, si vedrebbe “scavalcato” nella graduatoria dagli ultimi arrivati.
La concorrenza lavorativa in un mercato-lavoro statico, diventerebbe sleale; aumenterebbero i soggetti dediti alla violazione delle regole, sancite a presidio del vivere civile.


RIFLESSIONE LEGALE

Per Legge, l’ immigrazione irregolare clandestina è reato ai sensi del D.lgs 286/1998 , L. 189/2002 , L. 271//2004, L. 94/2009. Cassazione sentenza N° 40982 del 21/06/2018.


E’ lecito presumere che le risorse, messe in campo per incrementare l’ immigrazione clandestina, fanno capo ad una regia “OCCULTA” , avente come scopo: Sgravare i Paesi ad Economie meno evolute invadendo i Paesi ad Economie più evolute.


Sollecitare l’ accoglienza e organizzare il “Trasporto” dei clandestini, equivale ad incoraggiare a commettere il reato di clandestinità. Incoraggiare a commettere reato è punibile secondo l’art. 414 C.P. C’è di più: nei casi in cui l’ accoglienza non soddisfa le aspettative, il soggetto si sente libero di delinquere per soddisfare meglio le proprie aspettative di vita; quindi un reato nel reato !


Il Problema Emigrazione, andrebbe risolto in seno all’ ONU e alla FAO, rivedendo i loro obiettivi per quanto riguarda la FAME nel Mondo che non può prescindere dal LAVORO nel Mondo. Sarebbe bene anche diffondere la cultura del controllo “ponderato” della PROLIFERAZIONE UMANA perché le risorse del Pianeta Terra non sono infinite.

La TUTELA dell’AMBIENTE, passa attraverso il Consumismo Globale.


Occorre definire un sistema migratorio sostenibile e razionale, nel rispetto della CAPACITA’ d’ ACCOGLIENZA dei singoli STATI..


La regola universale è che l’ emigrato, in cerca di lavoro, deve sostenersi con le risorse proprie o con risorse di cittadini privati che volontariamente lo ospita, in attesa che trovi lavoro. Non esiste, per chi è idoneo a lavorare, il diritto di “Farsi mantenere” dalla fiscalità generale dello Stato Italiano, in attesa di trovare lavoro.
L’ Italia è una Repubblica fondata sul Lavoro non sulla Beneficienza che avvilisce la dignità umana e, come tale, contrasta con l’Art. 3 della Carta.


Lo Stato deve mantenersi al di sopra delle parti e garantire:

-una ottimale e parsimoniosa amministrazione delle risorse fiscali e la tutela del proprio territorio sotto qualsiasi profilo inteso;
-garantire un minimo di lavoro che permetta di sostenere le esigenze primarie della persona umana (l’ uguaglianza sancita dall’ art. 3 della Carta).


Da qui la Proposta del LAVORO DI CITTADINANZA, inserita nel PROGRAMMA di questo sito.


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