COSTITUZIONE ITALIANA da REALIZZARE

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“LA MIGLIORE GOVERNABILITÀ DELLA PATRIA STÀ NELLA COSTITUZIONE ITALIANA, ELOGIATA NON APPLICATA.
OGNI CITTADINO ITALIANO HA IL DIRITTO DI RIVENDICARE LA MIGLIORE e PIÙ ESTESA APPLICAZIONE dei PRINCIPI FONDAMENTALI e DEI DIRITTI - DOVERI COSTITUZIONALI.“


art. 54) TUTTI i CITTADINI hanno il DOVERE di OSSERVARE la COSTITUZIONE


Osservare la Costituzione vuol dire anzitutto: APPLICARLA COMPIUTAMENTE. Tutti i Partiti Politici hanno avuto i lori “Momenti di Gloria” a Governare l’Italia; nessuno però ha “….mosso gli ostacoli..” art. 3) per mettere in pratica con compiutezza i Principi Fondamentali e i Diritti – Doveri dei Cittadini, sanciti nella Costituzione Italiana in vigore dal 1948. Complice il silenzio dei Cittadini, la Costituzione Italiana è stata presa SOTTOGAMBA.
Le proposte politiche, di seguito elencate, vogliono essere la base di discussione e confronto politico su come realizzare compiutamente la Costituzione Italiana.
Tali proposte possono essere modificate ed integrate dai cittadini che espressamente vorranno aderire a tale progetto politico, seguendo le istruzioni riportate nel Regolamento sul sito: www.movimentodoc.it
E’ bene ricordare che cosa è la Costituzione Politica di una Nazione.
Essa non è altro che un Programma, solennemente approvato in Parlamento da tutti i Parlamentari, a tutela degli interessi della Patria e dei cittadini che ne fanno parte.

In tale programma sono stabiliti i principi Fondamentali su cui si dovrebbe reggere la Politica del Paese nonché i Diritti – Doveri dei cittadini come pure l’Ordinamento Politico Amministrativo del territorio Nazionale.
Possiamo definire allora che la Costituzione Politica di una Nazione è la Legge Madre della Nazione che dovrebbe partorire le regole per Governare i cittadini e il territorio Nazionale sotto qualsiasi profilo inteso.
Anche la Repubblica Italiana, ha approvato la Costituzione Repubblicana entrata in vigore il 1° Gennaio 1948. Alla luce della situazione generale nel nostro Paese , si può affermare che la Costituzione Italiana non è stata compiutamente realizzata per il seguente motivo:
perché il partito a cui, di volta in volta, viene affidato il Governo del Paese, non è interessato a tutelare gli interessi di tutti i cittadini, ma quelli dei cittadini da cui si sente rappresentato nel Parlamento.
A nessun Partito quindi, interessa realizzare compiutamente i valori sanciti solennemente nella Costituzione Italiana, valori che tutelano gli interessi universali e trasversali di tutto il popolo italiano.
Ecco allora la necessità di dar vita al movimento trasversale per la tutela di tutti i cittadini, movimento che abbia:

1°) l’obiettivo di realizzare compiutamente i principi fondamentali e i diritti – doveri dei cittadini lì dove non risultano realizzati.
2°) l’obiettivo di revisionare le regole politiche idonee a dare più stabilità e coerenza politica Parlamentare e contenere gli oneri amministrativi; salvaguardando l’efficacia del controllo territoriale nazionale sotto qualsiasi profilo inteso.

Il movimento, mirato a tale scopo, non può che chiamarsi:
Movimento di Obiettivo Costituzionale, proprio per sgomberare il campo da ogni deviazione che possa portare fuori dal seminato Costituzionale, assumendo come simbolo la montagna, simbolo di lotta e resistenza dove nacque la Costituzione secondo il pensiero di Calamandrei uno dei padri costituendi.
Dev’essere chiaro da subito che per raggiungere tale obiettivo serve partecipazione ed impegno da parte di tutte le italiane e tutti gli italiani a cui sta a cuore la Costituzione della Repubblica Italiana.
La Costituzione è un patrimonio politico che appartiene a tutto il popolo italiano e tutto il popolo italiano è invitato a partecipare a costruire il programma di attuazione dei principi fondamentali e dei diritti – doveri dei cittadini.
Per raggiungere in pieno la realizzazione dei principi costituzionali occorre che essi siano applicati in modo estensivo su tutto ciò che fa parte degli usi e costumi della società civile italiana. In altri termini, occorre sgomberare il campo da ogni interpretazione restrittiva ad uso e consumo di parte.
Iniziamo con alcune proposte di attuazione che costituiscono la base di partenza del confronto e discussione politica. Tale base di partenza potrà essere cambiata o integrata dagli aderenti al movimento in modo da poter definire un programma che corrisponda al “Sentire Comune” sull’attuazione dei principi Costituzionali.

Iniziamo con l’ art. 1) che è il Cappello della Costituzione Italiana.
“L’Italia è una Repubblica Democratica, fondata sul lavoro.“


Questa affermazione sta a voler significare che il lavoro viene riconosciuto come fonte di benessere spirituale e materiale dei cittadini e dello Stato Repubblicano.
Lo Stato quindi si impegna con le sue leggi a far sì che ogni cittadino abbia il suo lavoro e possa a sua volta contribuire a sostenere le necessità economiche per Governare il territorio italiano.
L’art. 1) quindi riconosce nel lavoro la forza motrice della Repubblica Italiana e dei cittadini che ne fanno parte e come tale la necessità a sostenersi reciprocamente, perciò è un reciproco sodalizio tra lo Stato e i cittadini.
Alla luce della situazione reale però, è legittimo presumere che il sodalizio di sostegno reciproco, su cui è stata fondata la Repubblica Italiana, non funziona a dovere visto che nel Paese c’è una notevole disoccupazione, una estesa forma di assistenzialismo economico e un enorme debito pubblico che pesa sull’economia Nazionale oggi ma ancor di più domani sulle future generazioni.
Per realizzare in pieno il sodalizio tra lo Stato e i Cittadini, è necessario che:
“La Costituzione sia applicata in modo estensiva“ lasciando da parte ogni interpretazione restrittiva che limita il sostegno reciproco tra lo Stato e i cittadini.

Art. 2) - “La Repubblica riconosce e garantisce i diritti inviolabili dell’uomo, ... ”
i primi diritti inviolabili sono: Alimentarsi e Fare Sesso, due istinti naturali alla base della proliferazione degli esseri viventi sul pianeta terra.
Per alimentarsi in una società civile, serve avere un lavoro che produce reddito con il quale acquistare tutto ciò che serve per soddisfare le necessità primarie dell’ essere umano.
Tale naturale esigenza viene garantita

dall’ art. 4 ) “ La Repubblica riconosce a tutti i cittadini il diritto al lavoro e promuove le condizioni che rendano affettivo questo diritto … ”

è l’articolo con il quale la Repubblica s’impegna al sodalizio economico verso i cittadini; sodalizio che non viene garantito ai Disoccupati. Vedremo in seguito quali sono le proposte che il Movimento di Obiettivo Costituzionale fa per garantire il lavoro a tutti i cittadini disoccupati.

Il diritto a fare sesso, si appaga con l’innamoramento tra due persone. Chi è privo di innamoramento, da sempre ha cercato nell’ambito della Prostituzione volontaria.
La Legge Merlin n° 75 del 20/02/1958
Pone gravi ostacoli, alle persone prive di innamoramento, a poter appagare il proprio stimolo sessuale, scatenando contro di loro la politica repressiva bigotta, fatta di pesanti sanzioni e divieti ad avvicinarsi a chi volontariamente si prostituisce.
È una deviazione mentale insensata che mette a nudo l’odio verso una necessità fisica naturale. Uno degli aspetti negativi in un sistema politico democratico è dato dal fatto che in democrazia, nel Parlamento possono entrare anche i Bacchettoni e i Bigotti; cioè coloro che ostacolano le necessità nonché gli usi e costumi a loro non graditi.
La politica è fatta per mediare tra le varie necessità che esistono nella società civile e non perseguitare le esigenze di cui non si condivide la necessità.
La Legge Merlin è anticostituzionale, un vero e proprio abuso di potere che procura violenza morale e fisica perché ostacola la più grande emozione naturale degli esseri umani e quindi la salute sessuale collegata alla sfera dei 5 sensi. Tale legge repressiva cancella una serie di diritti costituzionali sanciti dagli articoli:

2) Diritto inviolabile 4) diritto al lavoro 16) diritto di circolazione 32) diritto alla salute 35) tutela del lavoro in tutte le sue forme ed applicazioni 41) diritto all’iniziativa economica privata.

IL Bigottismo Politico e il Preibizionismo
Sul Meretricio come pure sul commercio delle droghe “leggere”, ammesse in diversi Stati nel Mondo, aggrava e non migliora la salute pubblica. Èsocialmente avvilente vedere lo svolgimento di tali attività in luoghi pubblici. Usi e Costumi, anche quando non sono condivisibili ma sono radicati in buona parte del tessuto sociale, vanno Governati Regolamentandoli per rendere più efficace la Governance del Paese.
Quando la persecuzione, dopo anni e anni, non riesce ad eliminare ciò che si vorrebbe impedire, vuol dire che perseguitare è inutile e dispersivo, serve cambiare strategia per tenere meglio sotto controllo le cause che possono danneggiare la salute pubblica.
Non si può imporre stile e modo di vivere, perché è libertà personale inviolabile art. 13).

Del resto, è risaputo che “il proibito” ha il suo fascino, esso dona eccitazione e piacere quindi diventa più un incentivo che un disincentivo; considerazione che dovrebbe indurre a Regolamentare e non Perseguitare.

art. 32) La tutela della salute e art. 31) la protezione della gioventù
devono essere esercitate attraverso una appropriata e sistematica informazione nelle scuole e in TV sui rischi che derivano da determinate attività a chi ne fa uso.
Occorre che la gioventù sia preventivamente e correttamente informata dalla scuola altrimenti sarà solo la strada a dare loro le informazioni errate e distorte.

art. 3) “Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge”
Anzitutto va applicata l’egualianza al sistema pensionistico o vitalizio dir si voglia, sul’Età pensionabile, modalità di calcolo, rivalutazione e reversibilità.
C’è anche il problema del Reddito di cittadinanza che contrasta con l’art. 3) perché avvilisce la Dignità sociale e morale del lavoratore in quanto è Beneficenza.

Serve attuare l’art. 4) diritto al lavoro, istituendo il Lavoro di cittadinanza formando la Cooperativa “Riserva Nazionale Manodopera” con partita IVA e Gestita dal Ministro del Lavoro.
Perché la Cooperativa possa funzionare occorre che la Repubblica metta in atto l’art. 3) lì dove si afferma:
“…..È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale che, limitano di fatto la libertà e la uguaglianza dei cittadini ... ” e quindi serve:

1°) Ridurre l’orario di lavoro a costo zero per le Aziende, controbilanciandolo con gli oneri fiscali a carico delle Aziende;
2°) Vietare il lavoro straordinario alle Aziende private e agli Enti pubblici, per le mansioni di semplice ordine esecutivo. Chi necessita di lavoro straordinario, per le mansioni di semplice ordine esecutivo, dovrà richiederlo alla Cooperativa;
3°) Tutti i terreni agricoli non utilizzati, privati e demaniali, dovranno essere dati in comodato d’uso gratuito alla cooperativa per coltivazioni stagionali (da restituire al legittimo proprietario quando vorrà lui farne uso).
4°) Servirebbe un programma nazionale per il rilancio e manutenzione delle infrastrutture;
5°) Per lo spostamento veloce dei lavoratori, servirebbe che tutte le Regioni siano dotate di metropolitane leggere, sopra elevate.

Art. 37) La donna lavoratrice ha gli stessi diritti e a parità di lavoro le stesse retribuzioni. Per le pari opportunità retributive, servirebbe la legge che obbliga le aziende a dare trasparenza alle “Meritocrazie retributive” stabilite unilateralmente e che danno luogo a superminimi sindacali stabiliti dall’azienda stessa.
Questo significa dare pari opportunità e pari dignità, sia retributive che meritocratico-professionali, sia per donne che per gli uomini.

Art. 46) Il diritto dei lavoratori a collaborare alla gestione delle aziende
Anche per questo diritto, servirebbe la legge che stabilisca modi e limiti della collaborazione; che naturalmente dev’ essere reciproca: l’azienda verso i lavoratori e i lavoratori verso l’azienda.

Art. 52) la difesa della Patria è sacro dovere dei cittadini.
La difesa della Patria, prima ancora di essere un dovere costituzionale è un istinto naturale degli esseri viventi, anche gli animali infatti hanno il loro modo di difendere il loro territorio.
Difendere la Patria sta nel DNA degli esseri umani, un sentimento sopra qualsiasi legge universale. Agisce contro la propria Patria chi ha l’indole menefreghista e disfattista. Difendere la Patria vuol dire difendere i confini della Nazione da ogni tipo di invasione teso a godere dei beni comuni, stravolgendoli sotto qualsiasi profilo inteso.
La sistematica, continua e massiccia immigrazione clandestina porta inevitabilmente allo stravolgimento dei beni comuni.
L’emigrazione è anch’esso un diritto universale dell’uomo ma va esercitata rispettando le regole civili sull’emigrazione, sostenendosi con risorse proprie o di chi volontariamente è disposto a sostenere le necessità primarie dell’emigrante.
Non esiste il diritto dell’emigrante ad essere sostenuto, nelle sue esigenze primarie, dalla fiscalità generale del Paese ospitante. Agire in violazione delle regole sull’emigrazione equivale ad invadere il territorio di una Nazione e stravolgerne i beni comuni.
I politici, a cui fa capo assumere l’iniziativa per la difesa del territorio nazionale e restano inerti al loro dovere, si rendono complici della violazione delle leggi sull’immigrazione e complici sull’ingovernabilità del Paese.

Art. 53) Tutti sono tenuti a concorrere alle spese pubbliche.

È l’articolo con il quale i cittadini sono chiamati a contribuire al sodalizio economico verso la Repubblica Italiana, sodalizio informato a criteri di progressività.
Per raggiungere tale obiettivo è necessaria una vera e profonda riforma fiscale che copra realmente qualsiasi tipologia di reddito reale, eliminando i 3 vizi insidi nel sistema tributario: la DISUGUALIANZA, la VESSAZIONE e l’EVADIBILITA’. La DISUGUALIANZA è in contrasto con l’Egualianza e la pari dignità sociale sancita nell’art. 3).
Essa è data da 3 diversi modi di prelievo fiscale:

1° redditi tassati alla fonte dai datori di lavoro o dall’INPS;
2° redditi minimi presunti, stabiliti per legge (artigiani, commercianti);
3° redditi “fai da te” (liberi professionisti).

In questo modo, la capacità contributiva è disuguale: quella REALE e quella FORFETTARIA (da studi di settore).
La VESSAZIONE è costituita dal fatto che il reddito è sottoposto 2 volte a tassazione: la prima volta con l’I.V.A. la seconda volta con l’IRPEF.
L’EVADIBILITA’ si concretizza nel fatto che induce il consumatore finale a non farsi rilasciare fattura evadendo l’IVA e chi cede il bene di consumo o servizio evade l’IRPEF.

La riforma fiscale proposta dal Movimento di Obiettivo Costituzionale, contrasta i 3 vizi appena elencati con 3 provvedimenti:

1°) applicando il principio dell’Eguaglianza, nominando un sostituto d’imposta unico per tutti i contribuenti.
2°) incentivare l’uso della moneta elettronica, riconoscendo lo sconto fiscale, (a costo zero per lo Stato) corrispondente al costo della stampa e gestione della moneta cartacea che lo Stato versa alla Banca d’Italia; in rapporto alla quantità della moneta elettronica usata durante l’anno. Operazione che dovrà essere fatta automaticamente dalla banca su tutti i redditi dei contribuenti; quindi una procedura diversa dal Cashback che prende solo una parte dei contribuenti.
3°) rendere detraibile l’IVA dall’IRPEF, così come segue:

Reddito Lordo - ( spesa di produzione del reddito lavoro + incentivo moneta elettronica + Imposta Valore Aggiunto ) = Reddito Netto sottoposto a IRPEF.

L’Imposta del Valore Aggiunto, rappresenta la Spesa Pubblica dello Stato a fronte dei servizi che garantisce; Spesa che fa parte del Metodo del Valore Aggiunto.
Datosi che tale Spesa è sopportata dal Consumatore-Contribuente, deve seguire la stessa regola delle Spese sopportate dall’Imprenditore portate in Detrazione ai suoi RICAVI.
Ciò vuol dire che la Spesa dell’Imposta Valore Aggiunto dev’essere portata in detrazione dal Ricavo - Lavoro del Contribuente per evitare che subisca una Ingiusta ed Iniqua tassazione IRPEF fatta sul Reddito Lordo e non sul Reddito Netto.

Sulla deducibilità dell’IVA, si dovrebbe escludere l’IVA sui combustibili ed energia da considerarsi come tassazione straordinaria aggiuntiva destinata alla copertura di progetti mirati e dichiarati come ad esempio: INFRASTRUTTURE, AMBIENTE, DEBITO PUBBLICO.
Questo tipo di Riforma Fiscale ha il pregio di coprire tutti i contribuenti e contrastare realmente l’Evasione ed infine di restituire in buona parte lo scippo, avvenuto in modo non giustificato, sul potere d’acquisto dei redditi al momento della trasformazione della vecchia lira italiana nella nuova moneta europea Euro.

La TASSA TV andrebbe abolita perché costituisce sleale concorrenza con le TV private. La TV di Stato dovrebbe reggersi come quelle private perché la legge dev’essere UGALE per tutti.

IL COSTO SMALTIMENTI RIFIUTI, partendo dal fatto che essi sono causati dal consumatore, la proposta è quella di farlo pagare al momento dell’acquisto del bene di consumo così verrebbe pagata anche da chi è di passaggio sul territorio e l’importo versato alla Regione che si assumerebbe l’onere dello smaltimento sul suo territorio; riconoscendo alle amministrazioni Comunali lo sconto sulla quantità della raccolta differenziale.


da R E V I S I O N A R E

Come Movimento di Obiettivo Costituzionale, le proposte di revisione della Costituzione, riguardano gli articoli 59, 67, 69, 83, 116.

Art. 59) Il Presidente della Repubblica può nominare senatori a vita 5 cittadini.
La proposta è quella di eliminare la facoltà di nominare i senatori a vita; in parlamento entra solo chi è votato. Altre onorificenze possono essere elargite a chi ha alti meriti verso la Patria.

Art. 67) Ogni membro del Parlamento rappresenta la Nazione ...
La proposta è: Ogni membro del Parlamento rappresenta il Partito nelle cui file è stato eletto, quindi ha il dovere morale e civile di non tradire i suoi elettori, cambiando casacca; pena la sua decadenza e sostituzione con il candidato che ha ottenuto il maggior numero di preferenze dopo di lui nel medesimo partito.

Art. 69) I membri del Parlamento ricevono una indennità stabilita dalla legge. Serve eliminare “Conflitti d’interesse”. I membri del Parlamento ricevono una indennità stabilita dal Consiglio Nazionale dell’Economia e del Lavoro (art. 99).

Art. 83) Il Presidente della Repubblica è eletto dal Parlamento in seduta comune.
La proposta è: Il presidente della Repubblica è eletto a suffragio universale; per assumere l’autentica espressione politica del popolo italiano.

Art. 116) stabilisce disposizione speciali per 5 Regioni che dispongono di forme e condizioni particolari di autonomia.
La proposta è: Tutte le Regioni siano a pari livello di autonomia nella Repubblica Italiana Federale e Democratica; epilogo naturale della sua storia fatta di divisioni territoriali dalla caduta dell’Impero Romano 814 d.c. all’ Unità d’Italia 1870.

- PASSA PAROLA -



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